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CONSULENTI DEL LAVORO Al 4% il contributo integrativo Dal 1° gennaio la Cassa dei consulenti del lavoro passa al calcolo contributivo pro rata e il contributo integrativo è raddoppiato: dal 2 al 4 per cento. Un aumento che può essere addebitato al cliente (come rivalsa) su cui si applicherà poi l'Iva del 21 per cento.
Il contributo soggettivo obbligatorio, correlato al reddito professionale, è fissato al 12% (reddito minimo 17mila euro; massimo 95mila)
Gli iscritti hanno la possibilità di versare
un contributo aggiuntivo (da 500 euro
e suoi multipli).
Dal 2013 la pensione di vecchiaia si può conseguire a 66 anni, con almeno cinque anni di contribuzione. La vecchiaia anticipata si può conseguire a 60 anni, con almeno 36 anni di contribuzione, e la cancellazione dalla Cassa. Sia per la vecchiaia, che per la vecchiaia anticipata i requisiti saranno elevati progressivamente
CASSA RAGIONIERI Anche quest'anno solidarietà all'1% I ragionieri pensionati, anche nel 2013, dovranno pagare il contributo di solidarietà dell'1%, previsto dalla legge 214/2011.
La riforma della Cassa è ancora in attesa di approvazione da parte dei ministeri vigilanti, Lavoro ed Economia, che devono verificare se le misure adottate siano adeguate a garantire la sostenibilità a 50 anni. Non si sa, dunque se le misure approvate dalla Cassa il 10 novembre diventeranno operative nel corso dell'anno. Le principali novità riguardano: l'aumento del contributo soggettivo (il minimo, nel 2013, dovrebbe essere portato dall'8 al 10%, mentre nel 2018 si dovrebbe arrivare alla forbice 15-25%). Dal 2013 il massimale contributivo dovrebbe toccare i 100mila euro. Dal 2014 dovrebbe essere introdotto un contributo di solidarietà che aumenta con il reddito (da 0 al 5%). Dal 2014, dovrebbero aumentare anche i requisiti di età di di contributi per la pensione di vecchiaia
CASSA FORENSE Calcolo su tutti gli anni di attività Con il nuovo anno è passata dal 13 al 14% l'aliquota del contributo soggettivo. Tale percentuale è destinata a crescere ulteriormente al 14,5% nel 2017, per arrivare al 15% nel 2021. Mantenuta, invece, al 3% l'aliquota per il reddito eccedente i 94mila euro. Con la riforma del 2012 è stata decisa l'applicazione di un'aliquota unica (1,40%) per il calcolo delle pensioni, aliquota che è agganciata a tavole di sopravvivenza con valori specifici per gli avvocati. Inoltre ora si prendono in considerazione tutti gli anni di contribuzione validi, senza più escludere i 5 anni peggiori. È stato confermato sine die il contributo integrativo del 4% a carico del cliente. Eliminato il versamento dell'1% a titolo di contributo modulare obbligatorio:
a titolo facoltativo si può versare
dall'1 al 10 per cento.
CASSA COMMERCIALISTI Una redistribuzione per i giovani La Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti non ha dovuto attuare interventi "d'urgenza" per garantire la sostenibilità a cinquant'anni, in quanto le scelte fatte nel recente passato già consentivano di raggiungere l'obiettivo. Nel 2013 i commercialisti, sulla base delle misure entrate in vigore nel 2012, hanno un'aliquota minima del contributo soggettivo all'11%, pari a quella dell'anno scorso, mentre il prossimo scatto (al 12%) ci sarà nel 2014. Contestualmente è stato eliminato il tetto massimo del 17 per cento. La novità più recente, deliberata a metà 2012, riguarda il riconoscimento fino al 25% del contributo integrativo versato sul montante individuale. Tale riconoscimento è massimo per i più giovani e si riduce per chi ha quote calcolate con il sistema retributivo
CASSA GEOMETRI Età più alta per ricevere l'assegno Da quest'anno per gli iscritti alla Cassa dei geometri saranno necessari 65 anni e sei mesi di età per accedere alla pensione di vecchiaia con il sistema contributivo e per quella di vecchiaia anticipata, sei mesi in più rispetto all'anno scorso. Con ulteriori incrementi di sei mesi ogni anno, nel 2016 si arriverà a quota 67 anni. Cambierà invece dal 2014 il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, per ora a quota 67 anni che nel 2019 arriverà però a 70 anni con un minimo di 35 anni di contributi. Altro effetto della riforma approvata dall'ente è la rivalutazione al 75% invece del 100% per i redditi per le pensioni retributive e il blocco della rivalutazione per gli assegni superiori all'importo di 1.500 euro. Infine parte l'accredito figurativo dell'intera contribuzione soggettiva per i neodiplomati e i praticanti